L’articolo estratto da:
- Prin Abeil M., Iacurto M., Ferrari E., Pisseri F. (2023) “Foraggi arborei nei ruminanti: l’impiego delle frasche di nocciolo, olivo, vite e gelso” Summa Animali da reddito n. 09/ novembre 2023
- Pisseri F., Iacurto M., Ferrari E., Prin Abeil**** (2024) “Le frasche di albero nella razione dei ruminanti: metodi e casi-studio” Summa Animali da reddito n. 01/gennaio-febbraio 2024
Le risorse nutritive forestali sono costituite da foglie, rami basali, polloni, frutti, e l’erba presente nelle radure; da questi gli animali ricavano fibra, proteina, macro e microelementi a basso costo (Figura 1).

Le frasche arboree contengono anche componenti nutraceutiche e integrative, come vitamine e minerali: il salice, ad esempio, è ricco di zinco e selenio.
Nei periodi di siccità le foglie possono essere l’unica fonte di vitamina E disponibile per gli animali.
Il contenuto di proteine delle frasche è variabile e, per alcune essenze, molto interessante: le foglie di frassino e gelso hanno un contenuto di proteina vicino all’erba medica e al loietto.
Le foglie di olivo, castagno e quercia, invece, sono ricche di tannini che hanno azioni farmacologiche come effetti antidiarroici e antiparassitari.
Il contenuto di tannini condensati presenti in moltissime specie arboree è in grado di mitigare le emissioni di gas serra da parte dei ruminanti. Infatti, migliorano la digestione e l’assorbimento delle proteine a livello intestinale con conseguente riduzione delle emissioni.
È stato dimostrato che valori di tannini condensati compresi tra 1 e il 4% della s.s. migliorano l’assimilazione delle proteine, hanno un effetto positivo sull’accrescimento dei giovani animali, sulla produzione di lana, sulla fertilità e sulla resistenza ai parassiti intestinali.
Tuttavia, valori superiori al 5% possono ostacolare l’assorbimento delle proteine stesse, fatta esclusione per i caprini, che sono in grado di tollerarne alti livelli nei foraggi.
Diversi studi hanno visto che i composti fenolici del nocciolo hanno funzioni antiossidanti naturali e possono avere degli effetti benefici sul sistema immunitario e sull’attività cardiaca.
Oltre alle foglie, alcune piante producono frutti come le castagne e le ghiande che sono particolarmente ricche di amido e possono essere assunte dagli animali al pascolo (Figura 2).

manutenzione bosco dell’Az. le Granaie di Simone,
Alberto e Giacomo Pastori, Piteglio (PT) – foto Francesca Pisseri
Una delle difficoltà nell’utilizzo di risorse nutrizionali arboree è la loro variabilità. Infatti possono variare in base alla specie vegetale, alla stagione di raccolta e alla matrice impiegata (foglie fresche, foglie essiccate, foglie e rametti oppure solo i germogli).
Questi aspetti aumentano le difficoltà di formulazione delle razioni.
Per questi motivi è consigliabile ricorrere ad analisi di laboratorio per accertare la composizione delle piante che si desidera utilizzare.
Tuttavia, dal punto di vista pratico, è necessario osservare e monitorare le risorse disponibili nei diversi periodi dell’anno, e utilizzare degli indicatori per creare la corretta razione integrativa. Si consigliano indici indiretti di efficienza del sistema, ad esempio per le bovine da latte, si può monitorare la produzione, la qualità o l’urea nel latte; mentre per gli animali da carne valuteremo il BCS (Body Condition Score) e/o l’incremento di peso giornaliero.
Per alcune categorie con minori esigenze, come le vacche in asciutta o la linea vacca-vitello, le risorse pascolive arboree in alcuni periodi dell’anno (es. estate) possono essere sufficienti. Al contrario, in stagioni povere come l’autunno e l’inverno, considerando i fabbisogni alimentari propri di specie, razza e stato fisiologico, sarà necessario apportare una razione integrativa a base di fieno e/o mangime.
In conclusione per utilizzare le foglie è consigliato affidarsi a forestali e botanici per il riconoscimento corretto delle essenze, e non incorrere in avvelenamenti o intossicazioni da piante tossiche.
Per quanto riguarda la formulazione di razioni appoggiarsi a Veterinari e Alimentaristi per valutare insieme la tipologia e la formulazione della razione integrativa.
Autore: Maria Prin Abeil e Francesca Pisseri
Bibliografia
- Luske B., Meir I. van, Altinalmazis Kondylis A., Roelen S., Eekeren N. van (2017). Online fodder tree database for Europe. Louis Bolk Institute and Stichting Duinboeren, the Netherlands
Letture consigliate
Pisseri F., Iacurto M., Mezzalira G. Foraggi di origine arborea: azioni nutraceutiche e medicinali come opportunità per la salute ed il benessere degli animali. 2021 https://www.ruminantia.it/foraggi-di-origine-arborea-azioni-nutraceutiche-e-medicinali-come-opportunita-per-la-salute-ed-il-benessere-degli-animali/
Autore: Maria Prin Abeil