
Un olio essenziale (OE) è un composto aromatico e volatile usualmente estratto da una unica specie botanica tramite distillazione o spremitura, cui niente dovrebbe essere aggiunto.
Sono diverse le parti della pianta in cui si trovano: per esempio nell’epicarpo degli agrumi, nei fiori della rosa, nelle foglie del rosmarino. Sono in genere poco solubili in acqua e molto solubili nei grassi e in alcool. I fattori che influenzano la variabilità degli OE sono di tipo genetico (ibridazioni), pedoclimatici (natura del terreno, esposizione al sole, piovosità, ecc.), momento balsamico, fattori agro-colturali, e alcuni fattori post-raccolta quali procedure di estrazione e conservazione. I tipi di estrazione sono diversi, lo spirito è quello di alterare il meno possibile i composti presenti nella pianta.
Spesso avvengono frodi commerciali, come adulterazioni quali aggiunta di sostanze estranee o vendita di prodotti diluiti come puri, e sofisticazioni quali la vendita di un OE al posto di un altro.
Gli OE esercitano attività terapeutiche polivalenti, influenzano gran parte dei sistemi organici con un’azione di potenziamento delle funzioni vitali.
I costituenti chimici degli oli essenziali, il loro odore ed il loro sapore agiscono sia singolarmente che in sinergia, determinando sempre un’azione globale psicosomatica. Il medico veterinario che desideri prescrivere a scopo curativo o preventivo gli OE deve compiere una valutazione critica dei prodotti disponibili in commercio in quanto la composizione e la qualità degli OE influenzano fortemente sia le loro potenzialità terapeutiche che i rischi tossicologici. Importante l’azione olfattiva degli oli essenziali, con effetti psicologici, neurologici e feromonali. I profumi hanno un forte impatto sulla parte emotiva, umana ed animale, in quanto raggiungono direttamente il sistema limbico, una delle parti più antiche del cervello, sede delle emozioni.
Per esempio, l’olio essenziale di rosmarino ha proprietà sebo-riequilibranti, antimicotiche, spasmolitiche sulla muscolatura liscia, antinfiammatorie, antiossidanti, fluidificanti della bile, mucolitiche, diuretiche e antimicrobiche. Ha anche importanti proprietà psicotrope come aumento dell’attenzione, iperattività, diminuzione dell’ansia, con evidenti effetti sul comportamento sia umano che animale (ansia, demenza).
È importante utilizzarli in piccole quantità, per i rischi di tossicità, e con opportuni veicoli, come gli oli vegetali.
Due esempi di applicazioni pratiche:
– per le micosi degli animali si può utilizzare una miscela di oli essenziali di origano (2%), rosmarino (5%), timo bianco (2%) in olio di mandorle dolci o di girasole, da applicare quotidianamente per 15-30 giorni.
– per i pidocchi presenti su volatili da cortile, suini e bovini è possibile utilizzare una miscela in olio di semi di girasole di oli essenziali di eucalipto (5%), geranio (3%), litsea (5%), lavanda (3%).
C’è una grande variabilità dei preparati presenti in commercio. Per un efficace e sicuro utilizzo degli OE sono necessarie ottime conoscenze su indicazioni, controindicazioni ed effetti collaterali, sulla qualità dei prodotti reperibili, e approfondimenti sulle loro applicazioni in medicina veterinaria.
Attenzione, gli oli essenziali possono essere tossici per ingestione e provocare reazioni allergiche in individui ipersensibili.
Autore: Francesca Pisseri
Letture consigliate:
Campagna P., Farmaci vegetali,2008, Ed. Minerva Medica
Pisseri F., S.Nardoni S.,Pistelli L.,, Bertoli A., Benvenuti N., Giuliotti L., Mancianti F.Oli essenziali per il trattamento di alcune dermatofitosi degli erbivori, I quaderni zoobiodi, N. 4/2010
Pisseri F. Aromaterapia Clinica Atti del Convegno I farmaci fitoterapici in medicina veterinaria, un sapere tra scienza e tradizione Pisa, 15-16 maggio 2009
Pisseri F., Bertoli A., Pistelli L. Essential oils in medicine: principles of therapy Parassitologia 3- 2008
Valussi M., Il grande manuale della aromaterapia,2005, Tecniche Nuove