Le produzioni animali sono la quota di produzioni agricole derivanti dall’allevamento animale. Esse comprendono carne, latte e latticini, pelli, lana, uova, lavoro.
Le produzioni animali hanno caratteristiche di estrema importanza nel complesso delle produzioni agricole, per l’impatto della sanità degli animali sulla salute pubblica e per la sicurezza alimentare dei consumatori. Cruciali sono anche le implicazioni etiche, in quanto gli animali sono oggi riconosciuti come esseri senzienti e portatori di diritti. Le produzioni animali hanno un impatto significativo sull’ambiente: territorio, acqua, aria, suolo e biodiversità, e sono in parte responsabili dei cambiamenti climatici.

La scienza delle produzioni animali sta facendo un percorso di transizione: da una fase orientata primariamente all’efficienza produttiva si procede verso una maggiore considerazione di principi e obiettivi sul benessere animale e l’impatto sugli ecosistemi. Le competenze in campo sono le tecnologie di allevamento: la selezione genetica, la riproduzione, la nutrizione, la gestione delle strutture e la gestione dei pascoli. L’agroforestazione è di recente divenuta molto importante per la creazione di modelli di allevamento in chiave agroecologica che siano plasmati sulle caratteristiche dei territori.
Le produzioni animali supportano numerosi servizi ecosistemici (approvvigionamento, regolazione) ma anche culturali, in quanto mantengono vive tradizioni sia alimentari che di manutenzione del territorio (prati e pascoli) quando gli allevamenti sono impostati seguendo i principi agroecologici. Da questo punto di vista, per l’agroecologia (disciplina che studia le relazioni) l’umanità e gli animali di allevamento sono legati da una relazione mutualistica: le persone ricavano ciò che l’animale produce e, nel contempo, danno loro in cambio cure, cibo, possibilità di esprimere il proprio comportamento etologico, quindi una vita di miglior qualità e con meno rischi rispetto agli animali selvatici. Le condizioni degli allevamenti intensivi non sempre rispettano le esigenze basilari degli animali come la possibilità di movimento, di vivere le relazioni sociali (inclusa quella con le persone), la longevità.

L’agroecologia ritiene che le produzioni animali non debbano basarsi in prevalenza, come attualmente accade, sull’utilizzo di cibi adatti al consumo umano (cereali, legumi), anche per la bassa efficienza del processo di trasformazione. Ritiene inoltre che sia consigliabile ridurre fortemente il consumo di alimenti di origine animale, come raccomandato dalle principali linee-guida per la salute umana.
Pisseri F., a cura di, 2024. ”Progettazione dell’allevamento in agroecologia ”. Ed. Veneto Agricoltura – ISBN 978-88-6337-300-1, Legnaro (Pd), https://www.allevareinagroecologia.com/progettazione-dellallevamento-in-agroecologia/